Cercava conferme in vista del Giro d’Italia Sacha Modolo, le ha trovate al Giro di Turchia tra le colline di calcare e travertino patrimonio dell’Unesco di Pammukale. Dal “castello di cotone” il velocista della Lampre Merida, che oggi ha fatto commuovere il ds Bruno Vicino, guarda con fiducia alla corsa rosa e ha una stagione che sta ritrovando la retta via.
Raccontaci il finale. “Non ci ho capito tanto (scherza, ndr). All’ultimo chilometro sono rimasto indietro, ho rischiato di cadere due volte, sono dovuto partire quasi da fermo, ma continuavo a vedere gente che rimbalzava indietro così mi sono detto che non potevo sbagliare. In questi tipi di arrivo sono un gatto, ieri sono finito a terra ai piedi dell’ultima salita, oggi non potevo buttare via un’altra occasione».
A che punto sei in termini di condizione rispetto a un anno fa? “L’anno scorso avevo stilato tutto un’altro programma, sapevo che dopo il Giro di Turchia mi sarei fermato per un periodo di pausa e qui al Turchia dovetti ritirarmi per un dolore al costato (gli accertamenti avrebbero evidenziato la frattura di due costole conseguenza della caduta alla Parigi-Roubaix, ndr), quest’anno invece ho nel mirino il Giro. La forma è in crescita, Continua >>
: Giro della Turchia: 3° tappa a Modolo