Come descrivere con un bellissimo senno di poi la tattica dei primi tre della generale (Contador, Aru e Landa) nella tappa di oggi del Giro d’Italia che vedeva il mitico Mortirolo a fare da spartiacque? Semplicemente con un celebre “Oh capitano mio capitano” parafrasando quindi l’attimo fuggente con il grande Robin Williams.
Ci sono 3 parole chiave importanti in questa citazione: Capitano e Attimo Fuggente.
Il capitano è colui per cui per il quale ci si alza sul banco e quindi anche sui pedali per difenderlo dagli attacchi degli avversari; ma capitano è colui che sa anche distinguere tra una battaglia personale ed una battaglia di squadra anteponendo la vittoria del gruppo a discapito della propria. Un capitano che si sacrifica per gli altri e si mette al servizio dei propri compagni.
Ho grande rispetto per la fatica di Fabio Aru che è un grande lottatore nonchè un grande atleta, ma forse solo lui oggi avrebbe potuto contravvenire agli ordini di squadra comunicando che avrebbe lavorato lui oggi per Landa, quando le prime rampe del Mortirolo si facevano e Contador aveva 51 secondi per colpa di una foratura in discesa. Avrebbe fatto faticare meno Landa, lo avrebbe lanciato impedendo e rendendo più dura Continua >>
: Giro d’italia: se Aru avesso lavorato per Landa sul Mortirolo