Gambe, fortuna ma anche tecnologia che può essere di aiuto nell’Inferno del Nord. Ecco le scelte di squadre e corridori per quanto riguarda telai, rapporti, ruote e selle Ascolta 12 aprile 2015 – Milano
Il Team LottoNL Jumbo in ricognizione. Bettini
Parigi-Roubaix: per molti è l’ultima follia, la corsa più anacronistica del calendario. Di certo, proprio per quel pavé che non capisci davvero quanto sia terribile finché non ci cammini sopra (e non è facile neppure da percorrere a piedi con le scarpe da ginnastica) è la corsa più imprevedibile e più impegnativa del mondo. Forse la più affascinante. Per conquistarla ci vogliono gambe, ovvio, ma anche tanta fortuna. Però la sorte va aiutata. La tecnologia in questo va incontro a squadre e corridori.telai — A catalizzare l’attenzione, in gruppo e lungo la strada, sarà Bradley Wiggins che punta al colpaccio nella sua ultima grande corsa. Pinarello gli ha persino costruito un telaio, il K8-S, rivoluzionario. Studiato in collaborazione con la Jaguar Land Rover, tra le varie innovazioni, ha una sospensione posteriore (pesa 95 grammi) per garantire migliore trazione e maggiore comfort al ciclista. A proposito di telai. L’olandese Niki Terpstra, al via con l’1 sulla schiena, userà lo stesso Continua >>
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